Pietro Annigoni nasce a Milano. Si trasferisce con la famiglia a Firenze nel 1925, dove compie gli studi e frequenta l’Accademia di Belle Arti.
Dotato di un’indole autonoma, Annigoni definisce i propri interessi e orienta il proprio gusto, mostrandosi precocemente in grado di partecipare al dibattito sull’arte pur rimanendo estraneo a movimenti o correnti, tanto da guadagnarsi presto la fama di personaggio fuori dai canoni. Dopo il successo di pubblico ottenuto con una personale a Milano nel 1936, Annigoni crea il suo primo importante ciclo decorativo ad affresco nel convento mediceo di San Marco, raffigurante una Deposizione permeata da tensioni espressioniste drammatiche, che bene interpretano la ricerca di un arduo equilibrio fra modernità e tradizione. D’allora in poi la pittura a sfondo religioso sarà, insieme alla ritrattistica e all’incisione, tema portante di una produzione pittorica marcata da una vena malinconica.
Nel 1947 firma il Manifesto dei Pittori Moderni della Realtà, ponendosi in aperto contrasto con le correnti pittoriche dell’informale.
Nel 1949 espone per la prima volta presso la Royal Academy di Londra, riscuotendo fama e successo internazionale e diventando un ricercato ritrattista dell’aristocrazia inglese. Nel 1955 esegue il Ritratto della Regina Elisabetta II, opera emblematica del ruolo di cui egli è ormai interprete prediletto presso una società d’élite che in lui vede il degno erede di una tradizione antica e che ben volentieri si propone quale committenza secondo l’esempio dei grandi mecenati del passato (tra i tanti spiccano Margot Fonteyn, John Fitzgerald Kennedy, papa Giovanni XXIII).
Tra il 1958 e il 1980 Annigoni è impegnato nella realizzazione di importanti cicli decorativi di tema sacro (fra gli altri quelli per la chiesa di San Martino a Castagno d’Andrea, per il santuario della Madonna del Buon Consiglio a Ponte Buggianese, per la Chiesa Maggiore dell’Abbazia di Montecassino e per la Basilica di Sant’Antonio a Padova), ma anche di soggetti profani (L’Arcadia per la Sala del Pontormo a Wethersfield House Amenia, New York).
Circondato da uno scelto manipolo di allievi italiani e stranieri, Annigoni dipinge fino a quando si spegne a Firenze il 28 ottobre del 1988.
Nel 2008 è stato inaugurato a Firenze il museo permanente dedicato all’artista che raccoglie una selezione accurata delle sue opere.